Of all the things I planned to write every day and ever since I started this blog I thought I would write, I was able to publish very little. The last month of silence, which separates me from my last post, it was certainly full of commitments and tasks. But this is certainly not enough to justify my inactivity, among many other reasons you can also include laziness.
I wanted to write about more varied nature of reasons that prompted me to start and the thought of them for this partenza non credo avrò rimpianti, ma soprattutto avrei voluto fissare nella memoria come sono stati gli attimi che mi separavano dalla partenza, come ho dovuto riempirli, cosa ha voluto dire scegliere ciò che si doveva lasciare e ciò che si doveva portare con sé. Avrei voluto fare un piccolo countdown funzionale dei giorni che hanno preceduto la partenza, descrivere la risoluta e rassegnata tensione che li ha attraversati tutti trasversalmente, quel desiderio di farsi avvolgere da un'inedia inerte per fingere che i giorni durino di più, desiderio misto alla bramosa curiosità di sbirciare tra ciò che ci aspetta, di poter gioire anticipatamente all'intuizione che le aspettative saranno soddisfatte. Verosimilmente, tutto ciò riaffiorerà man mano nelle pagine venture di questo blog, un po' alla volta, distrattamente, come note a margine di ben altri pensieri. Lasciare che queste sensazioni si sparpaglino su discorsi collaterali è comunque un modo di salvarle, ma forse avrebbe avuto più valore affastellarle assieme in un unico percorso coerente. E soprattutto istantaneo, prodotto in stretta sincronia con le esperienze che descriveva.
Fatto sta che alla fine, in silenzio, sono partito. Ho salutato le persone che hanno voluto salutarmi, ho infilato in valigia ciò che di indispensabile potessi e dovessi portare con me e sono partito. E dopo qualche peripezia, sono arrivato a Londra.
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