The red thread of PD continues. Veltroni a year and a half after he made his knot yesterday Franceschini began his path, and PD all together with him.
Veltroni's speech. The speech Franceschini. The most emotional one - it was so natural - the other more pragmatic: it is not the time to warm the soul with the pathos, but to say "This is the way . We all agree? Then follow me, let us set out together "... without a watch in his hand! (as suggested by Veltroni)
But yesterday I was very struck by one thing. I was flipping through Republic, and I still remember the speech of Veltroni. The key word was still "change": "fundamentally change our country"; "with the ambition to change the government, but to change Italy," "a cycle that changed the welfare state, changing the way you are .... "
In the third page I block, I see several photos that frame an article on leadership: omni-present Berlusconi shakes hands with leaders of the 7-8 center-left and left: he remains, the others change . "Panta rei" ... everything goes in front of him.
Then I wondered " The Italians, in their majority, believe and want" change "that they intended to Veltroni and the Democratic Party ... the" CHANGE ", the mantra of Obama? "
be" united in diversity "can not be easy, but it can be done," Abituiamoci all’idea che un grande partito è un luogo di diversità” (Veltroni), “Non chiedete a chi verrà eletto dopo di me, con l’orologio in mano, di ottenere dei risultati” (sempre V.) ed anche questo è possibile, basta essere ragionevoli e un pizzico lungimiranti; bene “avere il coraggio di mettere la vela quando il vento è più basso sapendo che prima o poi se la vela è messa nella giusta posizione arriverà il vento per andare e fare la marcia giusta”, ma la marcia giusta arriva se si “ascolta” con attenzione e partecipazione la società italiana. I cambiamenti non avvengono per caso, in un senso o nell’altro, bisogna costruirli, e ci vogliono pazienza e perseveranza.
La democrazia non ha un prezzo, ha un valore. Per far sì che il PD sia il primo protagonista di questo valore, credo che la strada giusta sia “ partire dal territorio” e coinvolgere attivamente gli amministratori locali virtuosi, che non hanno bisogno dello “specchio delle mie brame” per sapere quello che i cittadini reputano importante per la propria vita e soprattutto per un futuro migliore, per sé, per la propria famiglia e per l’Italia. Dobbiamo tutti noi capire il “cambiamento” che vogliamo…di per sé il “change” non è un valore, anche le ronde, possono essere un “fattore di cambiamento”, ma non credo proprio che sia quello il senso che il PD vuol dare a questo concetto.
Capire il cambiamento che vorremmo il PD preannunci con lungimiranza, guidi con energia e pragmatismo, interpreti con unità di intenti. Questo potrebbe già essere un buon inizio, verso quella “nuova stagione” di cui parlava Veltroni all’inizio della sua importante esperienza.
Condivido con tutti voi questo detto africano, particolarmente appropriato al momento che stiamo vivendo:
“ Il miglior momento per piantare un albero era 20 anni fa; il secondo miglior momento è ora ”.
Senza timori. Avanti con il PD.
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