Achille Occhetto “Per avere più potere hanno preferito Craxi a Berlinguer
Richard Barenghi interview last secretary of the Communist Party. La Stampa, December 8 2008
Achille Occhetto, l’ultimo segretario del Pci, guarda da lontano, e con un certo dispiacere, le vicende che attanagliano il Partito Democratico. Partito in cui non è mai entrato: «Io pensavo a un superamento del comunismo da sinistra, con una visione alternativa al sistema e soprattutto mettendo al centro della propria cultura politica la questione morale». Invece che cosa è successo ? «Prima voglio dire che non possiamo mettere sullo stesso piano la questione morale che riguarda il centrodestra con questa di cui parliamo in questi giorni. La prima è strutturale, tanto che la incarna Berlusconi. La seconda io la definisco una deviazione, seria e preoccupante, ma comunque una deviazione. Che rivela però misconception of the role of politics and parties. " It will also be a detour, but it lasts for quite some time: it's not the first time that the left is in these situations. "I remember perfectly well that in the early nineties, when our leader Milan was under investigation for bribery, I returned to the Bolognina and I apologized to the party. Not only that radically put into question the mode of being of the parties, the way of doing politics, I said we had to take a step back from the management of the economy, leave the boards of directors, by the same Cooperative ...». And gave it straight? "Needless to dream, there was an uprising of Tuscany and Emilia. Revolt che fu immediatamente utilizzata anche al centro, a Roma, per farmi la guerra». Indovino: D’Alema? «Indovinato». Quindi che strada presero il Pds, poi i Ds e oggi il Partito democratico? «La strada indicata e seguita da Craxi. Ho visto in questi anni autorevoli dirigenti spiegare che tra Berlinguer e Craxi aveva ragione l’ex leader socialista». Si riferisce a Piero Fassino? «Anche ma non solo, è stato un vezzo generale che ha riguardato quasi tutto il gruppo dirigente. Come diceva il vecchio Napoleone Colajanni, il repubblicano e garibaldino dell’Ottocento, "il pesce puzza dalla testa"». Sta dicendo che anche Veltroni e gli altri sono coinvolti? «Ma neanche per sogno, non lo dico perché non I think so. I see that now the problem is in the suburbs, apples, caciques or whatever you call now, whereas for me until the final ruling are all innocent. I am talking about a cultural issue, a vision of politics, "What do you mean? "The ideas of having tipped Berlinguer on clean hands, having chosen to stay on the market as a party, having tried to buy a bank, having rooted for one or the consortium of financiers ... all this has changed the nature of centrosintra. Then it is clear that, going down "ie the branches" in the province are the familiar, the mingling, dinner among friends in snacks made between managers and manufacturers. " But why is This line was chosen because Craxi and Berlinguer? "Because you are carried away from the anxiety of identity, the irrepressible need to enter the parlor. Then, as we see, is not so good. There would be no need of a moral code as he did Zapatero, which reaffirms that the policy must be on another level compared to the business, regardless of the judiciary. Autoregoamentazione a code word. " If you feel like at this point to give advice to the Secretary Veltroni? "Of course, start from that reformism Read Gobetti and Salvemini: the reform of politics as a moral issue. Moving on course for a severe and profound self-criticism. A process that should be done publicly, coinvolgendo più gente possibile, con un atto nobile, una Convenzione, forse anche un Congresso». Occhetto è stato l'ultimo segretario del Partito Comunista Italiano (dal 1988) e il primo segretario del Partito Democratico della Sinistra (fino al 1994); è stato co-fondatore e vicepresidente del Partito del Socialismo Europeo nel 1990, deputato e presidente della Commissione Affari esteri della Camera (dal 1996 al 2001); membro del Consiglio d'Europa dal 2002 al 2006. Alle elezioni politiche del 1994 venne indicato come leader della coalizione di sinistra, ma la vittoria del centrodestra guidato da Berlusconi lo spinse a lasciare la segreteria del partito.
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