Friday, September 24, 2010

Seating Chart Templaterounds

care of the food multiply the size of London

Se prima della partenza mi avessero detto che a Londra sarei riuscito a trovare la pasta di Valentino Felicetti, non ci avrei creduto. Si tratta infatti di pasta di qualità straordinaria, con ogni formato disponibile in cereali diversi (selezioni monograno) da agricoltura biologica e prodotto con lavorazioni tradizionali. Considerata la qualità dei prodotti che si trovano in grosse catene di supermercati such as Tesco and Marks and Spencer, found the selection of Monograno Felicetti in London seemed an unlikely event at least.

But today, as I walked up to Piccadilly direct Lock historic hat on St. James Street, I came across the impressive Fortnum and Mason, huge "food" that is planted there since 1707. The quotes are a must, because you can not define any food operation that sells food. Call this "food" would be risky, almost an understatement. Fortnum and Mason is a jewelry store, both for the quality and rarity of the products it sells and, of course, the price at which it sells them. It is therefore an English cousin Fouchon of French cuisine or the beautiful Milan Peck (from which I pass every time I'm in Milan), but these often than whimsy, audacity, and why not? in most of kitsch. As Fouchon, you can find all the possible mustards conceivable by the human mind, and not just the abused mustard mustard which is also available in dozens of different versions, such as by Peck, are available to very special variety of coffee and vegetables (nice I must say) at prices unaffordable, otherwise both Peck Fouchon that, if one wants can take home the giant ants covered in chocolate (!) or the Scorpion Vodka (imagine what comes from the name!), the gin inglesi introvabili ed i tè più disparati, per non parlare delle esoticissime preparazioni dei cacao. Io mi sono umilmente contenuto limitandomi alla pasta di Valentino Felicetti: troppo grande era lo stupore, il compiacimento ed il senso di domestica familiarità che queste scatole, allegoricamente, avevano generato. Non potevo non comprarle. Sebbene costino esattamente il doppio che in Italia.

Al di là dell'esagerato valore affettivo e simbolico che io concedo alla pasta, da questi incontri gastronomici sto traendo una visione inaspettata di Londra. Quando ero in partenza, la partenopea proprietaria della torrefazione del comune in cui vivevo, saputo che ero diretto a Londra, aveva esclamato «Sì fœrnut and Magna bbuon! ',' you're done eating well '. I must say that based on the horror stories you hear from those who have returned from these places, the shot of the lady seemed reasonable and convincing. And disheartening. In fact London is a place where junk is all too easy to raise, if one wants to eat them, but the immense variety of human beings that this city is inevitably someone who has a little 'attention to the food of the guarantor. Resulting in islands of refined quality (such as La Fromagerie ), although selling its products at prices certainly higher than average, offer meals and higher quality ingredients, often rare, definitely a sprawling concession that at least - and that's for sure - a London show even bigger than it looks.

Thursday, September 23, 2010

Where To Buy The Nfl Pink Wrist Bands

The sweet taste of things unsaid.

Of all the things I planned to write every day and ever since I started this blog I thought I would write, I was able to publish very little. The last month of silence, which separates me from my last post, it was certainly full of commitments and tasks. But this is certainly not enough to justify my inactivity, among many other reasons you can also include laziness.

I wanted to write about more varied nature of reasons that prompted me to start and the thought of them for this partenza non credo avrò rimpianti, ma soprattutto avrei voluto fissare nella memoria come sono stati gli attimi che mi separavano dalla partenza, come ho dovuto riempirli, cosa ha voluto dire scegliere ciò che si doveva lasciare e ciò che si doveva portare con sé. Avrei voluto fare un piccolo countdown funzionale dei giorni che hanno preceduto la partenza, descrivere la risoluta e rassegnata tensione che li ha attraversati tutti trasversalmente, quel desiderio di farsi avvolgere da un'inedia inerte per fingere che i giorni durino di più, desiderio misto alla bramosa curiosità di sbirciare tra ciò che ci aspetta, di poter gioire anticipatamente all'intuizione che le aspettative saranno soddisfatte. Verosimilmente, tutto ciò riaffiorerà man mano nelle pagine venture di questo blog, un po' alla volta, distrattamente, come note a margine di ben altri pensieri. Lasciare che queste sensazioni si sparpaglino su discorsi collaterali è comunque un modo di salvarle, ma forse avrebbe avuto più valore affastellarle assieme in un unico percorso coerente. E soprattutto istantaneo, prodotto in stretta sincronia con le esperienze che descriveva.

Fatto sta che alla fine, in silenzio, sono partito. Ho salutato le persone che hanno voluto salutarmi, ho infilato in valigia ciò che di indispensabile potessi e dovessi portare con me e sono partito. E dopo qualche peripezia, sono arrivato a Londra.